La stele al "Pimpinell"
Il Gruppo
STORIA DEL MONUMENTO ALPINI

Tra gli anni 1969/70 il consiglio del gruppo Alpini di Alzano (capogruppo Rossi Alessio) decise di realizzare sul proprio territorio un monumento.
Il consigliere Piero Bassi, artista/ modellatore del ferro con bottega in Piazza Mascheroni a Bergamo
Alta, si mise al lavoro IDEANDO E FORGIANDO il monumento in miniatura oggi presente nella nostra sede.
Nel ’71 l’artista, in occasione di un’assemblea generale, descrisse il significato della sua Opera in questo modo:
“Il basamento rappresenta un altare che emerge dalla roccia con al centro una croce verso la quale svettano due pennoni, ovvero due alpini uniti dalla fede e dalla speranza nella buona stella”.
Durante l’anno seguente furono valutati i tempi e il luogo della realizzazione.
Il 19.02.72 venne eletto il nuovo capogruppo Scarpellini Aquilino e con delibera del 17.03.72 si decise all’unanimità che l’erezione del monumento avvenisse a Monte di Nese, località “PIMPINEL”.

Nell’autunno 1973 venne convocato presso la sede l’alpino neo congedato Agostino Tironi (allora contitolare dell’impresa edile di famiglia) al quale venne proposto di prendersi in carico l’onere tecnico/esecutivo del monumento.
Supportato dall’artista Pietro Bassi, dalla propria famiglia (padre e fratelli), i consiglieri, alpini e volontari.
Agostino Tironi accettò l’incarico ed entrò poi a far parte del consiglio l’anno seguente.
Un primo passaggio fu contattare l’ingegnere strutturista per il calcolo degli spessori in ferro della stele, i tronconi di ancoraggio e l’armatura del cemento armato. Il lavoro di carpenteria fu affidato alla ditta Pacchiana di Nembro sotto le direttive di Agostino Tironi e Pietro Bassi.
Vennero poi approntati tutti i materiali e le attrezzature necessarie e i lavori iniziarono nel luglio del 1974.
Fu installata una teleferica con partenza sotto la curva di via Bracc, per il trasporto di tutto l’occorrente.
Effettuato lo scavo tra i sassi, e gettate le fondazioni, fu realizzato il basamento mediante casseratura, armatura e getto, predisponendo un foro per l’incastro della stele.




Si provvedeva poi a realizzare un ponteggio atto al sollevamento del tronco di base dal peso di 650 kg.
La parte inferiore, e più pesante, del monumento fu trasportata fino al Roccolo con un carro gommato trainato da un cavallo, posto su un carrello da segheria e trascinato da una flotta di alpini e volontari; infine agganciato con corde adeguate, sollevato con una carrucola e infilato nel foro centrale. Venne poi fissato con cunei, e solo successivamente venne sollevata e saldata la parte superiore. A seguire venne sigillato con una colata di cemento nel foro d’incastro.
Eseguiti i lavori di tinteggiatura, dal nostro valoroso alpino Battista Pacchiana, si procedeva allo smontaggio del ponteggio, al trasporto dei materiali a valle ed infine allo smontaggio della teleferica.
I lavori principali hanno necessitato di un gruppo numeroso di alpini e volontari per l’installazione della teleferica, i getti della fondazione e del basamento, il traino della stele, il trasporto a monte e a valle, il montaggio e lo smontaggio delle attrezzature. Questi interventi hanno richiesto quattro fine settimana di lavoro.
Il resto dei lavori (casseri, ponteggi, finiture,
fissaggio delle aquile, scritte ecc.) sono state
curate e realizzate direttamente dal
responsabile Agostino Tironi in collaborazione con l’impresa di famiglia.


INAUGURAZIONE
25 MAGGIO 1975






CELEBRAZIONE DEL CINQUANTENARIO
31 AGOSTO 2025
In questa occasione viene posta nel cuore del basamento (dell’altare) una targa/medaglia:
- Targa ad honorem alle truppe alpine;
- Medaglia, quale simbolo di ringraziamento a tutti gli alpini e volontari che in forme diverse hanno contribuito alla realizzazione e manutenzione di quest’opera ed in particolare a coloro che in questi anni “sono andati avanti”. Abbiamo ricavato poi le medagliette in ricordo dell’evento e alcune pergamene di riconoscimento.


Ad oggi il monumento ha subito due interventi di manutenzione:
- il primo nel 2003 consistente nel- la raschiatura e acidatura della stele con doratura della stella “originariamente in ferro”;
- il secondo nel 2020 con la sabbiatura, successiva verniciatura, ripristino delle parti danneggite dal tempo e taglio di rovi sterpaglie e pianti infestanti.

TIRONI AGOSTINO
CONSIGLIERE